I Simboli di un Popolo



La bandiera della Sicilia è la bandiera ufficiale della Regione Siciliana.

Il simbolo ufficiale, stemma o gonfalone, è stato adottato con la legge regionale n. 12 del 1990, approvata dall'Assemblea regionale siciliana, su proposta del parlamentare e storico Giuseppe Tricoli. La bandiera invece, su proposta dell'allora presidente dell'Ars Nicola Cristaldi, fu adottata ufficialmente con la legge regionale n. 1 del 2000, ed esposta in tutti gli edifici pubblici siciliani. È costituita, secondo la legge, da "un drappo di forma rettangolare che al centro riproduce lo stemma della Regione siciliana, con dimensioni pari a tre quinti dell'altezza della bandiera, formato da uno scudo alla francese raffigurante al centro la triscele color carnato, con il gorgoneion e le spighe. Il drappo ha gli stessi colori dello stemma: rosso aranciato e giallo".
Storia
La triscele (talvolta detta trinacria), simbolo di origine allegorica geografica pelagica wurmiana, che campeggia al centro della bandiera ha una storia antichissima e modificata da eventi planetari.
La
triscele (anche detta trinacia), simbolo di origine indo-aria, che campeggia al centro della bandiera ha una storia articolata e complessa.
Essa era similare a altre divinità del centro America, della Mesopotamia e dell'India. Per i greci era la testa della Gòrgone (più precisamente Medusa), i cui capelli erano serpenti, dalla quale si irradiavano tre gambe.
Altra versione della testa è quella di una donna dalla quale spuntano delle ali che simboleggiano il trascorrere del tempo, contornata da serpenti per indicare la saggezza. Ai serpenti furono poi aggiunte le spighe di grano dai Romani quando applicarono la pena di morte ai contadini che non tagliavano gli alberi per trasformare anche i boschi in campi di grano, oltre che per simboleggiare il suo status di Nazione non romana, infatti fu prima provincia e "granaio" di Roma.
Dopo il ritrovamento di una Triquetra nella zona di Agrigento, a Palma di Montechiaro, è da accreditare in particolare l'ipotesi minoica, a conferma di quanto racconta Omero, e cioè che Minosse, partito da Cnosso all'inseguimento di Dedalo, sbarcò in Sicilia[1]. Questa Triscele di terracotta di quel periodo è conservata nel Museo Archeologico di Agrigento. Tale teoria accademica italiana è stata recentemente smentita da studi condotti in America anche da ricercatori italiani (Cavalli-Sforza Milano). I Sikani ed i Berberi (Amazigh) provengono dallo stesso ceppo genetico.
La bandiera venne utilizzata per la prima volta nel 1282 nella Rivoluzione del Vespro dai siciliani, volendo simboleggiare l'unità della Sicilia nello scacciare gli Angioini.
Il significato dei colori, posizionati in ordine inverso rispetto alla bandiera della Regione Siciliana, simboleggerebbe l'unione dei colori comunali di Palermo (capofila nelle ribellioni) e Corleone (in ordine, rosso e giallo), unitisi per primi nella rivoluzione che vedeva i Siciliani fronteggiare gli Angioini.